lunedì 7 giugno 2010
Visti da dentro
Un interessante articolo: Reportage alla rovescia: viaggio dentro il giornalismo italiano
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Art. 36 Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa.
Il mio vero nome non lo dico, mi vergogno, facciamo finta che mi chiami Mara. Ho 35 anni, sono professionista da 8, lo sono diventata frequentando una scuola di giornalismo. Ho lavorato tanto, in radio e in qualche quotidiano, sempre collaborazioni da due soldi che messe insieme, però, riuscivano a farmi campare. Quattro anni fa sono stata assunta in un quotidiano, un miracolo... Ci sono rimasta due anni, poi ha chiuso e tutti a casa... Qualcuno dei miei colleghi che aveva santi in paradiso o è più bravo di me con le "relazioni sociali", è riuscito a ricollocarsi. Io no. Io mi barcamenno tra un annuncio e un altro, scrivo recensioni per un sito web che mi paga 5 euro ad articolo e non riesco neanche più a trovare quelle collaborazioni che avevo prima, forse perché nel frattempo ho avuto un figlio e quando vado a propormi come freelance pensano che non abbia abbastanza tempo a disposizione da dedicare al lavoro...
RispondiElimina