venerdì 22 luglio 2011

Qualcosa si muove... l'indignazione

Eh già, qualcosa si muove nell'immobile mondo degli annunci di lavoro...Le offerte sono sempre meno e sempre più demotivanti ma cresce, anzi esplode, l'indiganzione di chi non ce la fa più a vedersi proporre stage sottopagati o gratuiti...Evviva

Leggete questi due annunci con relativi commenti scovati su Lavori creativi:
- Inside Art
- Tuttogratis

martedì 24 maggio 2011

Giovedì 26 maggio sit in dei precari CNR

Il Comitato precari del Cnr ha promosso, per giovedì 26 maggio, un sit in serale in piazzale Aldo Moro, a Roma. Il Comitato invita tutti i precari del mondo della ricerca e l'intera società civile a partecipare all'evento in programma per le ore 20e a condividere questa battaglia "Per un altro futuro". La protesta si svolgerà alla presenza delle telecamere Rai di Annozero che quella sera andrà in onda con una puntata in cui si parlerà di precariato.
L'evento sarà per i precari del CNR una concreta opportunità di visibilità.
"Dobbiamo affermare la nostra dignità, il nostro lavoro, il nostro diritto ad esistere! Mentre in Spagna cresce la rivolta de los indignados e in tutta Europa monta la protesta dei precari, facciamo sentire la nostra voce contro la cecità di una politica che, condannando generazioni di uomini e donne alla precarietà, nega al Paese ogni futuro. NOI CREDIAMO IN UN FUTURO DIVERSO, E LO STIAMO COSTRUENDO!", scrivono nel loro manifesto.

venerdì 8 aprile 2011

Freelance e precari è l'ora della riscossa. Il 9 aprile in piazza

Da www.senzabavaglio.info
Finalmente dopo anni di richieste, di documenti, di attesa di risposte disattese da un sindacato unico dei giornalisti, la FNSI, incapace di difendere i diritti basilari dei lavoratori autonomi, è nato dalla base un forte movimento che unisce sigle e movimenti già esistenti e nuovi per chiedere compatti il diritto a un lavoro dignitoso.
Diritto a quelle tutele che un sindacato lento a capire le esigenze di coloro che lavorano fuori dalle redazioni non è mai stato in grado nemmeno di lottare per ottenerle.
Intanto, nell'attesa che a qualcuno venisse in mente di agire, il mercato è degenerato e gli abusi si sono perpetuati sotto gli occhi di un sindacato inerme. Quello dei giornalisti è l'unico settore del mercato del lavoro dove i compensi sono stati e sono ridotti d'ufficio. Viene perfino disattesa la Dichiarazione Universale dei diritti dell'uomo che all'articolo 23 recita: "Ogni individuo, senza discriminazione, ha diritto ad eguale retribuzione per eguale lavoro...Ogni individuo che lavora ha diritto ad una remunerazione equa e soddisfacente che assicuri a lui stesso e alla sua famiglia un'esistenza conforme alla dignità umana".
I referenti contrattualizzati fanno finta di non conoscere le regole del gioco, i Cdr mai una volta che siano dalla parte dei collaboratori, e se qualche malcapitato osa chiedere "Quanto mi pagate?" oppure "quando?" la fine è segnata: il rompiballe non potrà più lavorare.


E' ora di scendere in piazza per far sentire la nostra voce e noi ci saremo, fantasmi dellíinformazione, che chiedono siano sanciti i diritti basilari garantiti dalla Costituzione.


L'informazione è un settore delicato, solo compensi certi e professionali, pagamenti nei tempi sanciti dalla legge 232/2002 (trenta giorni dalla prestazione lavorativa), garantiscono un giornalismo di qualità a tutela del cittadino utente.
Nel nostro Manifesto chiediamo, tra l'altro, l'applicazione dell'articolo 36 della Costituzione: "Ha diritto a una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del lavoro svolto".


Noi vogliamo il riconoscimento della nostra dignità di lavoratori, tutela previdenziale a carico dei committenti, intese collettive per garantire le migliori condizioni.


Nel luglio del 2006 ad uníAudizione alla Commissione Cultura abbiamo presentato un ottimo documento sulla situazione di precari e freelance. I Parlamentari ci hanno ringraziato perché finalmente avevano capito. Mentre la FNSI invece perdeva líennesima opportunità: i suoi dirigenti hanno tentato, senza riuscirci, di farci cacciare dall'Audizione e si sono rifiutati di capire che il momento era favorevole per partecipare alla stesura di una legge per sancire una volta per tutte, con una norma, tutele e diritti del lavoro autonomo. Una proposta del genere tra líaltro era stata già presentata dai Comunisti Italiani e riproposta, proprio il giorno dellíAudizione, dai Verdi. Alla sua stesura ha partecipato Senza Bavaglio, non la FNSI.


Troppe occasioni perse da un sindacato legato a vecchie retoriche e che ignora le vere problematiche di chi vive sulla propria pelle il lavoro quotidiano fuori dalle redazioni.
E' l'ora della riscossa. Ma è talmente tardi che solo una legge dello Stato può mettere a freno un mercato che sta degenerando. Una legge che in poche righe sancisca tutele e diritti, compensi professionali, pagamenti certi e veloci, assicurazioni infortuni e previdenza a carico dei committenti. E' l'ora che lo Stato pensi agli ammortizzatori sociali anche per i lavoratori autonomi giornalisti.


E allora tutti in piazza per far sentire la nostra voce.


Simona Fossati
Portavoce USGF (Unione Sindacale Giornalisti Freelance)
www.usgf.it

martedì 15 marzo 2011

4x5, la campagna dei freelance che non scrivono gratis

"Non lavoro per meno di 50 euro" è questo lo slogan della campagna dei giornalisti che rifiutano di scrivere gratis. Una camp'agna che si ispira all`esempio dei braccianti africani che a Castel Volturno hanno scioperato contro i caporali.
dal sito www.terrelibere.org
Molti dei giornali, siti e contenitori di informazione sono prodotti sfruttando giornalisti collaboratori e precari. Con contratti da fame o senza uno straccio di contratto per anni. Pagati anche 4 centesimi a riga o pochi euro ad articolo, ricattabili e isolati. Si lavora senza sapere se, quanto e quando si verrà pagati.

Non chiediamo un contratto, chiediamo rispetto. Chi aderisce alla campagna promossa dall`ebook "Quattro per cinque" non accetta più di scrivere senza garanzie. "Io mi sono sempre rifiutato" - scrive Gabriele Del Grande nella prefazione. "Motivo per cui non ho mai scritto con una serie di quotidiani che Raffaella Cosentino cita nella prima parte del suo libro e che poi sono i quotidiani che fanno le loro battaglie ipocrite contro il precariato. Ma come ben spiega anche lei, il fenomeno è ben più vasto, e anche i principali quotidiani italiani non ne sono esenti".


I nostri obiettivi:

Riconoscimento del pagamento minimo per articolo o notizia coperta (50 euro minimo)
Certezza dei tempi per il pagamento (40 giorni massimo)
Regole chiare per la proposta, l`approvazione, la pubblicazione.
Iscrizione al sindacato dei giornalisti con una quota ridotta (20 euro e non 100 annuali)
Rappresentanza sindacale per i collaboratori all`interno delle redazioni


Per aderire potete andare su queso blog: http://40per50.blogspot.com/

giovedì 3 marzo 2011

Cercasi videomaker con 5 anni di esperienza per stage gratuito di 3 anni!

Per la serie drammaticamente esilarante:

Annuncio di VBCW:
Cerchiamo per importanti produzioni a livello internazionale un videomaker con almeno 5 anni di esperienza professionale documentabile, con videcamera full HD propria, possibilmente anche Canon 7D, radio microfoni collarini e gelato, cavalletti e luci, molto esperto di montaggio su tutti i principali sistemi di editing più diffusi, ottima conoscenza dei software di sound design, di illuminazione del set, di color correction, di web design in Flash. E' titolo preferenziale abilità nel compositing con After Effects, Nuke, Flame, modellazione 3D con Maya (almeno 3 anni), programmazione action script, php, java, app per smartphones. E' gradita conoscenza inglese e/o tedesco. Per chiarezza e onestà non retribuiamo, solo stagisti a titolo gratuito in collaborazione per la durata di tre anni.

sabato 5 febbraio 2011

Buongiorno Cgil! Il sindacato lancia la campagna "Non + stage truffa"

Parte la nuova azione dei Giovani NON+ disposti a tutto che punta il dito contro l’uso improprio dello stage: stage e praticantato dovrebbero strumenti per formarsi, ma in moltissimi casi vengono utilizzati come lavoro gratuito o sottopagato in sostituzione di personale dipendente.

continua a leggere qui

Il decalogo del corretto stage: 1) Stage e tirocinio devono essere fondati su un progetto formativo, definito da una convenzione tra l’ente promotore, l’ente ospitante e lo stagista. 2) Gli stagisti devono essere inseriti in (o aver da poco concluso) percorsi formativi. 3) Lo stagista ha diritto a un Tutor. 4) Lo stagista non può sostituire personale dipendente. 5) È consentito un limite massimo di stagisti in proporzione al personale. 6) La durata di uno stage è commisurata al progetto formativo. 7) Lo stage non può essere prorogato. 8) Lo stagista deve esser messo in condizione di formarsi. 9) Allo stagista devono essere riconosciuti pari diritti rispetto ai dipendenti su servizi-mensa, buoni-pasto, trasporti, alloggio, assicurazione infortunistica e tutte le norme previste sulla salute e sicurezza. 10) Lo stagista ha diritto a un rimborso spese di 400 euro a titolo di borsa di studio.

martedì 1 febbraio 2011

Il contratto: anche la ricerca di lavoro diventa reality

Aspiranti lavoratori preparatevi: sta per partire un reality che offre contratti a tempo indeterminato. Si chiama, appunto, "Il contratto" ed andrà in onda su La7 a febbraio. In questi giorni la rete sta mandando in onda il promo...

C'è da aspettarsi che la speranza di accaparrare un posto alzerà i toni dei "normali" scontri tv... e chi vincerà, il più telegenico o il più bravo?!
Televotatori e televotatrici scaldate le cornette è tristemente possibile che questa volta il vostro voto serva davvero a qualcosa...


Leggete qui: La7 offre 8 posti di lavoro a tempo indeterminato
 
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