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2)Roma più Eventi - La più famosa agenzia di Eventi della vita notturna su Roma
Ricerca Giovani e Studenti per lavoro di public relations.
Si accettano solo persone solari ed intrapendenti.
Astenersi bulli e coatti!
venerdì 25 giugno 2010
martedì 22 giugno 2010
Storia di Veronica
“La mia prima esperienza di lavoro? In una parola, traumatizzante”. A parlare è Veronica, 25 anni, torinese che nella vita lavora nel campo della grafica e dell’illustrazione. Due anni e mezzo fa il primo impiego presso un piccolo editore locale. “Ho lavorato circa sei mesi, da maggio a ottobre. Cinque ore al giorno e seicento euro al mese”. In nero, senza cioè alcun tipo di contratto.
Una storia che si ripete per settimane, con promesse mai mantenute. “Ogni mese mi assicurava che mi avrebbe regolarizzato, ma le settimane passavano e di un contratto manco l’ombra. Forse scocciato dalle mie continue richieste, un bel giorno d’ottobre l’editore decide che non ha più bisogno di me e mi licenzia. Eravamo alla fine del mese e dunque volevo almeno farmi pagare. In tutta risposta si è imbestialito, mi ha preso per un braccio, tirandomi su di peso e facendomi cadere su una sedia lì vicino. Gli ho chiesto di non mettermi le mani addosso, ma lui mi ha letteralmente sbattuto fuori dalla porta”. Oltre al danno, anche la beffa: la ragazza non ha visto una lira.
Pochi giorni fa, a più di due anni di distanza dal fatto, Veronica ha infatti ottenuto ciò che le spettava. “Subito dopo l’aggressione ero andata con il referto medico dai Carabinieri e poi dalla Guardia di Finanza, che ha fatto i controlli fiscali del caso”. Al processo per i contributi e il trattamento di fine rapporto, mai pagati, Veronica è riuscita a farsi valere. Il risultato sta nella sentenza del Tribunale di Torino, che ha giudicato illecito il comportamento dell’editore. Dovrà pagare alla sua ex dipendente 6.040 euro lordi di differenze retributive, 594 euro di tfr e 5.040 euro lordi come penale per recesso illegittimo. Più 1.450 euro per spese di lite e rivalutazioni Istat.
Un bella soddisfazione per la giovane precaria che oggi lavora, stavolta con regolare contratto a tempo determinato, in una tipografia. Anche perché la sua piccola grande battaglia di civiltà non era iniziata bene. Al primo processo, quello per l’aggressione fisica, l’ex datore di lavoro “se l’era cavata con poco. L’hanno semplicemente obbligato a scusarsi, cosa che ha fatto di malavoglia e senza un rammarico sincero”. Un “rospo” che aveva buttato giù insieme alla famiglia e al fidanzato, furiosi per il trattamento ricevuto dalla ragazza. “Affrontare il mondo del lavoro dopo un’esperienza del genere è stato difficile. Ma giorno dopo giorno sono scesa a patti con l’amarezza che sentivo”. Quando le chiedi se ha mai pensato di trasferirsi all’estero, la ragazza butta gli occhi al cielo: “quante volte…” Ma poi ti racconta che tutti i suoi affetti sono qui e dunque ha deciso di rimanere. Parole che accomunano tanti giovani italiani, esposti alle intemperie e ai soprusi di chi pensa che il nostro mercato del lavoro sia far west in cui tutto è lecito. Eppure nonostante tutto, conclude Veronica col sorriso, “credo ancora che questo paese si possa salvare”.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/06/21/storia-di-veronica-precaria-picchiata-dal-datore-di-lavoro-chiedevo-solo-un-contratto/
Una storia che si ripete per settimane, con promesse mai mantenute. “Ogni mese mi assicurava che mi avrebbe regolarizzato, ma le settimane passavano e di un contratto manco l’ombra. Forse scocciato dalle mie continue richieste, un bel giorno d’ottobre l’editore decide che non ha più bisogno di me e mi licenzia. Eravamo alla fine del mese e dunque volevo almeno farmi pagare. In tutta risposta si è imbestialito, mi ha preso per un braccio, tirandomi su di peso e facendomi cadere su una sedia lì vicino. Gli ho chiesto di non mettermi le mani addosso, ma lui mi ha letteralmente sbattuto fuori dalla porta”. Oltre al danno, anche la beffa: la ragazza non ha visto una lira.
Pochi giorni fa, a più di due anni di distanza dal fatto, Veronica ha infatti ottenuto ciò che le spettava. “Subito dopo l’aggressione ero andata con il referto medico dai Carabinieri e poi dalla Guardia di Finanza, che ha fatto i controlli fiscali del caso”. Al processo per i contributi e il trattamento di fine rapporto, mai pagati, Veronica è riuscita a farsi valere. Il risultato sta nella sentenza del Tribunale di Torino, che ha giudicato illecito il comportamento dell’editore. Dovrà pagare alla sua ex dipendente 6.040 euro lordi di differenze retributive, 594 euro di tfr e 5.040 euro lordi come penale per recesso illegittimo. Più 1.450 euro per spese di lite e rivalutazioni Istat.
Un bella soddisfazione per la giovane precaria che oggi lavora, stavolta con regolare contratto a tempo determinato, in una tipografia. Anche perché la sua piccola grande battaglia di civiltà non era iniziata bene. Al primo processo, quello per l’aggressione fisica, l’ex datore di lavoro “se l’era cavata con poco. L’hanno semplicemente obbligato a scusarsi, cosa che ha fatto di malavoglia e senza un rammarico sincero”. Un “rospo” che aveva buttato giù insieme alla famiglia e al fidanzato, furiosi per il trattamento ricevuto dalla ragazza. “Affrontare il mondo del lavoro dopo un’esperienza del genere è stato difficile. Ma giorno dopo giorno sono scesa a patti con l’amarezza che sentivo”. Quando le chiedi se ha mai pensato di trasferirsi all’estero, la ragazza butta gli occhi al cielo: “quante volte…” Ma poi ti racconta che tutti i suoi affetti sono qui e dunque ha deciso di rimanere. Parole che accomunano tanti giovani italiani, esposti alle intemperie e ai soprusi di chi pensa che il nostro mercato del lavoro sia far west in cui tutto è lecito. Eppure nonostante tutto, conclude Veronica col sorriso, “credo ancora che questo paese si possa salvare”.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/06/21/storia-di-veronica-precaria-picchiata-dal-datore-di-lavoro-chiedevo-solo-un-contratto/
sabato 12 giugno 2010
venerdì 11 giugno 2010
La Fondazione Sgarbi li cerca giovani... gratis
La Fondazione ha in progetto la redazione di una rivista online sull'arte e sta cercando giovani collaboratori (esterni e non retribuiti) che possano fare da referenti per una determinata area geografica. Queste persone dovranno prestare attenzione al calendario degli eventi culturali/artistici previsti nella loro zona. Quando la persona riterrà che un evento possa essere di interesse per la Fondazione, dovrà contattarci. Se l'evento sarà giudicato importante ai fini della redazione della rivista/giornale online, chiederemo che venga stesa una recensione della mostra/evento/esposizione.
Ricordo che non è ancora stata decisa la cadenza con la quale il giornale uscirà.
Ricordo che non è ancora stata decisa la cadenza con la quale il giornale uscirà.
mercoledì 9 giugno 2010
Categoria "Stagisti a vita"
Il 53% dei tirocini non porta da nessuna parte, lasciano il tempo che trovano, mentre il restante 47% si frammenta tra prolungamenti di stage (17%), contratti a progetto (6%), di collaborazione occasionale (7%), o di assunzione a tempo determinato (6%). Ovvero tutte quelle forme tipiche che alimentano il precariato.
L'articolo di Chiara Zappalà su Il manifesto a proposito del sondaggio
«Gli stagisti allo specchio»
martedì 8 giugno 2010
Tu scrivi, Google paga... ma quanto non si sa
Gionarle On-Line ricerca giornalisti a Novara per cronaca locale. Potete visitare il sito ufficiale e andare sulla pagina lavora con noi per maggiori informazioni.
Il giornale è il Nord.com
E questa la pratica prevista per il compenso:
E' lecito?
Sul forum di assistenza di Google spiegano che questa pratica si chiama Revenue Sharing (condivisione dei guadagni) "è possibile farlo, però...è poco chiara la percentuale che guadagni tramite quel sito"
Il giornale è il Nord.com
E questa la pratica prevista per il compenso:
Come collaborare con noi? Il sistema è molto semplice:
-Prima di tutto registrati sul nostro portale cliccando qui: http://www.ilnord.com/wp-login.php?action=register
-Ora puoi cominciare a scrivere i tuoi articoli sulle varie tematiche cliccando qui: http://www.ilnord.com/wp-admin/post-new.php
-Gli articoli ricevuti vengono valutati dalla redazione e se rispondono alla nostra linea editoriale vengono pubblicati.
Come guadagnare?
-Per iniziare registrati su https://www.google.com/adsense
-Segui la procedura di Google e otterrai il tuo “codice utente”
-Inserisci il tuo codice utente di Google Ad Sense nel campo presente
sul tuo profilo nel nostro Portale (link: Codice AdSense )
-Questo è tutto. Ora Google ti pagherà una percentuale su gli utenti che leggeranno i tuoi articoli
-I pagamenti ti saranno inviati direttamente da Google.
E' lecito?
Sul forum di assistenza di Google spiegano che questa pratica si chiama Revenue Sharing (condivisione dei guadagni) "è possibile farlo, però...è poco chiara la percentuale che guadagni tramite quel sito"
lunedì 7 giugno 2010
La storia di Mara, professionista low cost
Il mio vero nome non lo dico, mi vergogno, facciamo finta che mi chiami Mara. Ho 35 anni, sono professionista da 8, lo sono diventata frequentando una scuola di giornalismo. Ho lavorato tanto, in radio e in qualche quotidiano, sempre collaborazioni da due soldi che messe insieme, però, riuscivano a farmi campare. Quattro anni fa sono stata assunta in un quotidiano, un miracolo... Ci sono rimasta due anni, poi ha chiuso e tutti a casa... Qualcuno dei miei colleghi che aveva santi in paradiso o è più bravo di me con le "relazioni sociali", è riuscito a ricollocarsi. Io no. Io mi barcamenno tra un annuncio e un altro, scrivo recensioni per un sito web che mi paga 5 euro ad articolo e non riesco neanche più a trovare quelle collaborazioni che avevo prima, forse perché nel frattempo ho avuto un figlio e quando vado a propormi come freelance pensano che non abbia abbastanza tempo a disposizione da dedicare al lavoro...
Visti da dentro
Un interessante articolo: Reportage alla rovescia: viaggio dentro il giornalismo italiano
sabato 5 giugno 2010
Cercasi blogger da 2 euro (lordi) a pezzo
Sono i blog del network che rientra sotto il marchio oneBlog.it, della società HTML.it.
I loro blog sono davvero tanti, si va da oneGossip, a oneWoman, a oneTiVu ecc. ecc.
Periodicamente si leggono in giro per la rete annunci in cui offrono collaborazioni "compensate, continuative e svolte in telelavoro, in autonomia, senza alcun vincolo di luogo e orario".
Ma qual è questo compenso?
Giorgia, una pubblicista di Milano, ha risposto ad un loro annuncio per collaborare con il blog oneWoman, questo è il succo dell'offerta:
- l'impegno minimo richiesto è di 12 post al mese, il contratto proposto è quello per la cessione del diritto d'autore. Il compenso prevede 2 euro lordi per ogni post pubblicato ai quali si aggiungo 0,10 centesimi, sempre lordi, per ogni commento che viene fatto sui post.
La situazione "migliora" a seconda delle impression mensili del blog, ossia del numero di pagine viste totali, sull'intero blog, in un mese.
Da 100.000 a 399.000 impression, al corrispettivo base di 2 euro lordi si sommano 0,50 centesimi, sempre lordi.
Da 400.000 a 699.000 impression si aggiunge 1 euro lordo
da 700.000 a 1 milione si aggiungono 2 euro lordi
oltre 1 milione si aggiungono 4 euro lordi
I loro blog sono davvero tanti, si va da oneGossip, a oneWoman, a oneTiVu ecc. ecc.
Periodicamente si leggono in giro per la rete annunci in cui offrono collaborazioni "compensate, continuative e svolte in telelavoro, in autonomia, senza alcun vincolo di luogo e orario".
Ma qual è questo compenso?
Giorgia, una pubblicista di Milano, ha risposto ad un loro annuncio per collaborare con il blog oneWoman, questo è il succo dell'offerta:
- l'impegno minimo richiesto è di 12 post al mese, il contratto proposto è quello per la cessione del diritto d'autore. Il compenso prevede 2 euro lordi per ogni post pubblicato ai quali si aggiungo 0,10 centesimi, sempre lordi, per ogni commento che viene fatto sui post.
La situazione "migliora" a seconda delle impression mensili del blog, ossia del numero di pagine viste totali, sull'intero blog, in un mese.
Da 100.000 a 399.000 impression, al corrispettivo base di 2 euro lordi si sommano 0,50 centesimi, sempre lordi.
Da 400.000 a 699.000 impression si aggiunge 1 euro lordo
da 700.000 a 1 milione si aggiungono 2 euro lordi
oltre 1 milione si aggiungono 4 euro lordi
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giovedì 3 giugno 2010
AAA cercasi giovani cronisti o aspiranti per collaborazione non retribuita e senza possibilita di iscrizione all'albo.... (?)
Il giornale (on line) della politica italiana cerca giovani cronisti (o aspiranti tali), ragazze e ragazzi dotati di buona scrittura per collaborazione a distanza NON retribuita (e che NON può valere, quindi, per l'iscrizione all'albo dei pubblicisti).
Il candidato ideale ama e conosce la politica italiana ed è desideroso di occuparsi di temi inerenti.
Si offre la possibilità di partecipare ad un progetto giovane, dinamico e ambizioso. La possibilità di fare esperienza in quella che vuole essere anche una palestra per giovani giornalisti. Grande visibilità.
Si richiede reale interesse per una partecipazione ORGANICA al progetto di giornale on line, il desiderio di crescere insieme alla testata dedicando, al di là del tempo, reali impegno e serietà al giornale.
www.ilpolitico.it
Il candidato ideale ama e conosce la politica italiana ed è desideroso di occuparsi di temi inerenti.
Si offre la possibilità di partecipare ad un progetto giovane, dinamico e ambizioso. La possibilità di fare esperienza in quella che vuole essere anche una palestra per giovani giornalisti. Grande visibilità.
Si richiede reale interesse per una partecipazione ORGANICA al progetto di giornale on line, il desiderio di crescere insieme alla testata dedicando, al di là del tempo, reali impegno e serietà al giornale.
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martedì 1 giugno 2010
Tesserino pubblicisti: fatevi bene i conti prima di accettare collaborazioni
Giornale on line cerca redattori per articoli di cronaca, politica, bellezza e dintorni, salute, economia, sport. Offresi regolare praticantato valido per l'accesso all'elenco pubblicisti secondo i termini di legge e le regolamentazioni Odg. Richiesta buona volontà, anche neo diplomati, purché precisi, attenti, buone doti di scrittura, passione e desiderio di apprendimento degli stili e delle metodologie giornalistiche. Eventualmente, poche ore settimanali di lavoro da casa.
Il "regolare praticantato" per prendere il tesserino prevede:
due diverse fasce collaborative, a scelta del redattore: gli appartenenti alla prima fascia redigono in media 5 articoli al giorno (autogestendo il proprio tempo: l'essenziale è, infatti, pubblicarne 35 alla settimana), e vengono retribuiti tramite bonifico, al raggiungimento della cifra minima di 50 euro. Calcolo del compenso: ogni articolo pubblicato on line appare con un banner pubblicitario, che al momento costituisce l'unica forma di entrata del giornale. Ogni 1000 visite ricevute da uno o più articoli di un redattore, l'attuale compenso è di euro 1,50, che dovrebbe rientrare nella media del web. La seconda fascia collaborativa prevede invece la scrittura di 12 articoli a settimana, e non prevede altro compenso se non quanto previsto dai termini di legge per l'iscrizione all'Ordine.
Sorge spontanea una domanda: l'Ordine del Lazio, per esempio, chiede una retribuzione minima di 3.000 euro lordi nel biennio.
Con la collaborazione offerta nell'annuncio come si arriva a questa cifra se non è neanche detto che si riesca a racimolare qualcosa?
Questa la risposta:
anche qualora tu non debba ricevere nessun compenso, sarà comunque possibile per te conseguire il tesserino (saremo infatti noi a testimoniare di averti pagato il necessario e su quello a pagare le tasse, tu dovrai solo attendere le tue ritenute d'acconto a casa)
Un'altra dimostrazione di come, in realtà, nessun collaboratore, che non abbia ancora il tesserino, venga di solito pagato ma spesso vengano solo versate le ritenute d'acconto. Almeno in questo caso non bisogna versarsele da soli!
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Viaggio tra gli annunci in rete
Ecco un interessante articolo che sintetizza la situazione.
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