dal sito www.terrelibere.org
Molti dei giornali, siti e contenitori di informazione sono prodotti sfruttando giornalisti collaboratori e precari. Con contratti da fame o senza uno straccio di contratto per anni. Pagati anche 4 centesimi a riga o pochi euro ad articolo, ricattabili e isolati. Si lavora senza sapere se, quanto e quando si verrà pagati.
Non chiediamo un contratto, chiediamo rispetto. Chi aderisce alla campagna promossa dall`ebook "Quattro per cinque" non accetta più di scrivere senza garanzie. "Io mi sono sempre rifiutato" - scrive Gabriele Del Grande nella prefazione. "Motivo per cui non ho mai scritto con una serie di quotidiani che Raffaella Cosentino cita nella prima parte del suo libro e che poi sono i quotidiani che fanno le loro battaglie ipocrite contro il precariato. Ma come ben spiega anche lei, il fenomeno è ben più vasto, e anche i principali quotidiani italiani non ne sono esenti".
I nostri obiettivi:
Riconoscimento del pagamento minimo per articolo o notizia coperta (50 euro minimo)
Certezza dei tempi per il pagamento (40 giorni massimo)
Regole chiare per la proposta, l`approvazione, la pubblicazione.
Iscrizione al sindacato dei giornalisti con una quota ridotta (20 euro e non 100 annuali)
Rappresentanza sindacale per i collaboratori all`interno delle redazioni
Per aderire potete andare su queso blog: http://40per50.blogspot.com/