Storie e Storiacce

Avete risposto ad annunci di lavoro che poi si sono rivelati delle "sole"? Avete accettato di lavorare gratis mossi dalla falsa promessa che un giorno avreste potuto guadagnare due lire? Siete precari da una vita e siete convinti che lo rimarrete?
Raccontate le vostre storie, denunciate, condividete, in forma anonima, con nome e cognome o in qualunque modo volete, l'importante è parlare, farci sentire, far conoscere la realtà in cui viviamo, aiutare chi ancora non sa barcamenarsi bene e rischia di rimanere fregato e anche evitare a molti di perdere tempo presentandosi a colloqui che poi si rivelano delle farse...
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... Potrei scrivere un libro sulle mie innumerevoli esperienze negative, ad un certo punto ho anche pensato che il problema fossi io, poi mi sono guardata attorno, ho parlato con tanti colleghi e ho capito che, "per fortuna", non era così e che purtroppo però non c'è limite alla "fantasia".
Qualche anno fa ho risposto ad un annuncio per addetto stampa di una galleria d'arte, o meglio, una fantomatica galleria d'arte. Mi chiamano per il colloquio. L'appuntamento è in zona San Giovanni, a Roma. Vado. All'indirizzo indicato, però, non trovo gallerie. Chiamo e mi dicono di entrare nel portone del palazzo e suonare al campanello di un determinato appartamento. La cosa già mi puzza ma sono curiosa e voglio vedere di che si tratta. Salgo, suono e mi apre un tipo che tutto sembra fuorché un gallerista, tantomeno un artista. Vabbè. Cominciamo a parlare, gli dico quello che ho fatto e non ho fatto, ascolto la sua prosopopea su quanto sono belli, sono bravi e quanti progetti hanno mentre mi guardo intorno e penso: "Questi stanno peggio di me". Per farla breve quando si arriva al dunque della proposta lavorativa scopro che secondo lui avrei dovuto occuparmi di vendere quadri improbabili di sconosciuti amici suoi, ovviamente gratis per un primo e indefinibile periodo. "Ma io ho risposto ad un annuncio per addetto stampa", gli dico. "E sono sempre pubbliche relazioni", mi risponde. Vabbè



La storia di Mara, professionista low cost
Il mio vero nome non lo dico, mi vergogno, facciamo finta che mi chiami Mara. Ho 35 anni, sono professionista da 8, lo sono diventata frequentando una scuola di giornalismo. Ho lavorato tanto, in radio e in qualche quotidiano, sempre collaborazioni da due soldi che messe insieme, però, riuscivano a farmi campare. Quattro anni fa sono stata assunta in un quotidiano, un miracolo... Ci sono rimasta due anni, poi ha chiuso e tutti a casa... Qualcuno dei miei colleghi che aveva santi in paradiso o è più bravo di me con le "relazioni sociali", è riuscito a ricollocarsi. Io no. Io mi barcamenno tra un annuncio e un altro, scrivo recensioni per un sito web che mi paga 5 euro ad articolo e non riesco neanche più a trovare quelle collaborazioni che avevo prima, forse perché nel frattempo ho avuto un figlio e quando vado a propormi come freelance pensano che non abbia abbastanza tempo a disposizione da dedicare al lavoro...
 
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